Mausoleo di Galla Placidia - Ravenna, Provincia di Ravenna

Ivano S.

Il Mausoleo di Galla Placidia è uno dei tesori più antichi e preziosi di Ravenna, una città che nel V secolo fu il cuore pulsante dell'Impero Romano d'Occidente. Venne costruito intorno al 425-450 d.C., in un periodo in cui Ravenna era la capitale imperiale e Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio I, reggeva l’impero in nome del figlio Valentiniano III.
Galla Placidia ebbe una vita straordinaria: principessa romana, fu fatta prigioniera dai Visigoti durante il sacco di Roma del 410, sposò il loro re Ataulfo e, dopo la sua morte, tornò a Roma per diventare una delle donne più influenti della sua epoca. Si dice che abbia fatto costruire questo mausoleo come sua futura tomba, anche se alla fine fu sepolta a Roma.
L’edificio, dall’esterno semplice e in mattoni, segue la pianta a croce latina ed è uno degli esempi più straordinari dell’arte paleocristiana. Ma è l'interno che lascia senza parole: i mosaici, perfettamente conservati, rappresentano una fusione di simbolismo cristiano e raffinatezza artistica bizantina. Il cielo stellato della cupola, che sembra infinito e immobile, ha ispirato artisti e visitatori per secoli, tra cui anche il celebre compositore Cole Porter, che si dice abbia tratto ispirazione per la sua canzone Night and Day dopo averlo ammirato.
Oggi il mausoleo è Patrimonio dell’Umanità UNESCO e uno dei luoghi più affascinanti di Ravenna. Qui, in questo spazio silenzioso e sospeso nel tempo, si può percepire ancora l’eredità di un mondo antico, la forza di una donna che ha segnato la storia e la bellezza senza tempo dell’arte musiva.

Michele C.

Edificio prezioso e affascinante nel cuore di Ravenna. Risale all'età longobarda, V secolo d.C. Dichiarato patrimonio dell'Umanità all'UNESCO nel 1996. Il mausoleo di Galla Placidia è completamente arricchito da mosaici di una accuratezza e bellezza che è impossibile descrivere a parole. Anche se di piccole dimensioni lascia esterrefatti per ciò che trasmette, merita obbligatoriamente la visita. Il mausoleo è adiacente alla basilica di San Vitale. L'edificio non è compreso nel biglietto unico base, ma è necessario acquistare un piccolo biglietto integrativo prenotando l'orario d'ingresso.

Carmelo O.

Capolavoro dell'arte paleocristiana. Fa parte monumenti di Ravenna patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Per comprendere ciò che si vede, occorrerebbe conoscere qualche buon elemento di Storia della Chiesa Cristiana. Infatti i primi discepoli erano sia di origine ebreo-cristiana che di origine pagano-cristiana. Nei mosaici delle lunette appare un uso antico di origine ebraica (come l'aron-ha-qodesh, l'arca santa delle sinagoghe), presente nelle chiese, avere due tabernacoli: uno per la Scrittura, uno per il Pane eucaristico, entrambi rimando alla Presenza vivente del Signore. Impossibile comprendere tanta parte dell'arte italiana senza conoscere il contesto di fede in cui essa è nata.

Giuseppe M.

È un edificio eccezionale, se si pensa che risale alla prima metà del V secolo ed allo splendore della sua volta stellata.
Fu commissionato dall'imperatrice Galla Placidia, figlia di Teodosio e sorella dell'imperatore Onorio e doveva servire come sua sepoltura, anche se non fu mai utilizzato per tale scopo, perché lei morì a Roma e lì rimasero i suoi resti mortali.
Visto dall'esterno l'edificio appare molto sobrio, con pianta a croce latina di piccole dimensioni.
Ma, una volta all'interno, si è subito sorpresi dall'atmosfera incantata che le decorazioni a mosaico riescono a trasmettere.
Al centro della cupola c'è un meraviglioso cielo stellato, mentre le numerose decorazioni delle lunette simboleggiano il tema della vittoria della vita eterna sulla morte.
Un edificio sorprendente ed unico, da non perdere.

Ggiosef

Uno dei 7 monumenti paleocristiani di Ravenna patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Per la descrizione e la sua storia rimando ai siti e alle pubblicazioni preposte. Consiglio di andare con un po’ di tempo e soffermarsi, perché osservando attentamente te, ai scoprono tantissime curiosità. Non si può andare a Ravenna e non vederlo.

Filippo F.

Il Mausoleo di Galla Placidia è uno dei gioielli dell’arte paleocristiana, situato a Ravenna, in Italia. Costruito nel V secolo d.C., è dedicato a Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio I, che fu una figura di spicco dell’Impero Romano d’Occidente.

Caratteristiche principali
Architettura: L’edificio ha una pianta a croce latina con un’estrema semplicità esterna, in contrasto con il ricco apparato decorativo interno. È costruito in laterizio e presenta un aspetto sobrio e compatto.
Mosaici interni: L’interno è celebre per i suoi mosaici straordinariamente conservati, che coprono volte e lunette. I colori vivaci e l’iconografia simbolica riflettono un connubio tra tradizione romana e innovazione cristiana.
La volta è decorata con un cielo stellato blu intenso, dominato da una croce dorata al centro.
Le raffigurazioni includono simboli cristiani, scene pastorali e santi, con una rappresentazione del Buon Pastore, uno dei mosaici più famosi. Il mausoleo è un esempio straordinario della transizione dall’arte romana a quella bizantina, con un’enfasi sull’iconografia cristiana e un forte senso di trascendenza. Anche se non è certo che Galla Placidia sia effettivamente sepolta lì, il mausoleo prende il suo nome per il legame storico con lei.

Silvia S.

un vero gioiello italiano, penso siano i mosaici più fotografati sui libri di storia dell' arte!!
fuori anonimo dentro strabiliante, in vero stile bizantino!!

Michele S.

Si entra nel mausoleo dedicato all'imperatrice Galla Placidia con la modestia di chi vuol ammirare il bello ed il sublime con il solo organo sensoriale della vista.
Si viene subito avvolti dalla luce promanante dalle tessere di pasta vitrea colorata che decorano le pareti, le lunette e la cupola, formando un apparato musivo di magnificenza assoluta.
Il cielo stellato con al centro la croce, fa da calamita ed attira lo sguardo del viandante, per un tempo che sembra infinito.
Poi, l'astrazione determinata dal processo percettivo che il mosaico della cupola fa introiettare nella mente di chi guarda, cessa e lo sguardo si sposta sulla figura del buon pastore assiso sulle pietra con in mano la croce, attorniato dalle pecorelle simboleggianti coloro che seguono il messaggio del Signore.
In un'altra lunetta, San Lorenzo appare come il martire che si avvicina senza timore alla graticola, poiché non distante ci sono i vangeli ispirati all'interno di un armadio.
Gli apostoli e gli alati che annunciano dall'apocalisse la venuta del Signore, completano la composizione musiva, con un messaggio simbolico che vuol trasmettere il significato della vita eterna.
Il ritorno alla luce solare, dopo la contemplazione di una luce artistica creata e disegnata con le tessere mosaicali, è la condizione necessaria per riassumere in sé stessi il significato del mistero.